La Grotta di Su Mannau è un complesso carsico di grande interesse speleologico, che offre ai professionisti del settore numerosi spunti di ricerca. Oltre al percorso turistico, la grotta ospita rami fossili, sifoni sommersi e aree di grande valore geologico. La mappa speleologica mostra le zone non visitabili, fondamentali per le esplorazioni scientifiche e la documentazione speleologica.
Il geotritone è un anfibio endemico che vive in ambienti sotterranei. Questa specie è adattata alla vita in luoghi umidi. Si riconosce per il suo corpo allungato, la pelle umida e le dimensioni contenute, che gli permettono di muoversi facilmente negli ambienti.
Un crostaceo endemico della regione, Stenasellus nuragicus è una specie di isopode che vive esclusivamente in grotte. Si caratterizza per il suo corpo allungato e bianco, privo di pigmentazione, adatto a vivere in ambienti senza luce, dove si nutre di materia organica decaying.
Questo pipistrello, uno dei più grandi tra quelli cavernicoli, si distingue per la sua caratteristica forma a ferro di cavallo sulla testa. Vola soprattutto durante la notte, nutrendosi di insetti volanti. È un’importante specie di chirottero per l’ecosistema sotterraneo.
I collembola, noti anche come “springtails”, sono piccoli insetti che vivono nei substrati umidi delle grotte. Si muovono rapidamente grazie a una struttura a molla sul loro corpo e sono importanti decompositori di materiale organico in decomposizione, contribuendo all’ecosistema sotterraneo.
La Grotta Su Mannau è stata esplorata per la prima volta nel 1930, con le prime ricerche condotte da Paolo Rodriguez, che ne ha tracciato le prime mappe.
Da allora, numerosi speleologi e gruppi di ricerca hanno contribuito a scoprire nuovi rami e formazioni.
All’interno della grotta si trovano straordinarie formazioni di calcite, con concrezioni dai vari colori, che rivelano la presenza di minerali come ferro, manganese, rame e zinco, creando uno spettacolo visivo unico. La cromia dipende dall’ossidazione dei minerali.
La temperatura all’interno della grotta è costante durante tutto l’anno, mantenendosi intorno ai 16°C, mentre l’acqua raggiunge i 12°C.
Questo clima stabile è ideale per la conservazione delle formazioni calcitiche e della fauna che vi abita.
La grotta ospita diverse specie rare, tra cui il geotritone, lo Stenasellus nuragicus e i pipistrelli come il Rhinolophus ferrumequinum.
Tra gli invertebrati, si trovano anche collembola, isopodi e speleomanti, adattati alla vita sotterranea.
Le esplorazioni iniziate negli anni 30 hanno aperto le porte a un mondo sotterraneo straordinario. Grazie al lavoro di speleologi esperti, sono stati mappati oltre 8 chilometri di cunicoli, sale monumentali e fiumi sotterranei, rendendo Su Mannau uno dei complessi carsici più affascinanti della Sardegna.
Nel 1930, Paolo Rodriguez fu il primo a esplorare il ramo di sinistra della grotta, oggi noto come Salone Rodriguez.
Nel 1978, lo Speleo Club di Cagliari effettuò un campo esplorativo all'interno della grotta, con una permanenza di 540 ore, contribuendo alla mappatura e alla comprensione del sistema sotterraneo.
Negli anni '80, grazie agli sforzi del Gruppo Grotte Fluminese, la Sala Archeologica fu protetta da scavi clandestini mediante l'installazione di una recinzione, preservando importanti reperti storici.
La leggenda delle Grotte di Su Mannau racconta di antichi segreti e creature magiche che abitano le cavità sotterranee, unendo mito e natura in un affascinante mistero.
Non perdere l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile tra stalattiti, stalagmiti e paesaggi sotterranei mozzafiato!
